Presentazioni d’autore: “Strada Facendo” di Maurizio Milazzo

Maurizio Milazzo è un autore romano pubblicato dalla Nulla Die di Piazza Armerina (EN), da me conosciuto in occasione dell’edizione di Più Libri Più Liberi 2013. “Strada facendo”, edito nel 2013 e da me qui recensito, è il suo romanzo di esordio.
Dello stesso autore “La pietra di Cesare”, romanzo storico umoristico di imminente pubblicazione.

Buona lettura

 

Il romanzo

 

 

Immaginate di dover fare un viaggio sostanzioso, da Roma a Großostheim Ringheim Flughafen per esempio, magari per riabbracciare nuovamente la donna della vostra vita, conosciuta in un’occasione singolarissima, nella citta che è la vostra e a casa dei vostri genitori dai quali non capitate spessissimo. 

E’ quello che accade a Nicola Enaldi, giovane impiegato romano, ben deciso a compiere un tragitto di tutto rispetto in autostrada, casello dopo casello, accompagnato da un’ottima colonna sonora musicale, varcando  ben due confini nazionali alla ricerca di un sogno che sta per concretizzarsi dopo un lungo tempo di attesa e di riflessione.

La strada è certamente lunga e quale occasione migliore per Nicola di frugare nella sua memoria rivisitando quei luoghi appena sfiorati e annunciati da un cartello stradale, riassaporandone i ricordi e gli aneddoti ad essi legati, curiosità di vario genere incluse; ma anche riascoltare per radio, grazie a un più che tempestivo DJ,  canzoni della sua adolescenza e del suo tempo presente, ben allineate in mente a segnare momenti passati, resi piacevoli da un senso di amarcord vivido, a tratti struggente come sanno essere quelle cose che ti sono rimaste dentro pur non essendo più temporalmente alla tua portata.

Assonanze scherzose, aneddoti gustosi e immagini ancora intense nella mente di questo viaggiatore che ha deciso di raccontarsi in prima persona, non rinunciando tuttavia a segmenti di narrazione “seri”, da narratore onnisciente in terza persona, finalizzati a descriverci Nicola nei momenti cruciali di quest’esperienza: per esempio nell’atto di decidere qualcosa che non sia semplicemente una variazione su tema di un percorso prestabilito. Pensieri e riflessioni si rincorrono, ritmando il tempo di questa storia dalla durata di poco meno di un giorno, a ridosso di un perno cardine del nostro millennio, l’11 settembre 2001, segnando la fine e il principio di un tempo nuovo, forse più consapevole, certamente più disincantato, per quest’uomo alla riscoperta di se stesso ma anche, forse, per tutti noi.

“C’è sempre un forse nella vita … forse” è tra le frasi preferite di Nicola; una sorta di motto scaramantico che lui ama ripetersi per mettersi a riparo dagli inconvenienti dell’ultim’ora, mai come in questo frangente dal sapore realmente profetico. Per incontrare Alina gli toccherà, infatti, percorrere un bel po’ di strada in più, prolungando la chiacchierata con la propria anima sino ad arrivare a Berlino, dal momento che l’attentato alle Twin Towers newyorkesi ha influito, sia pure in misura infinitesimale ma certamente con concretezza, anche sul suo destino e su quello della sua ragazza.

Maurizio Milazzo si diverte a giocare sulla curiosità del lettore, in alcuni casi soddisfacendola con dovizia di particolari e cesellando pagine degne del miglior monologo interiore in cui, talvolta, c’è solo l’imbarazzo della scelta per poter passare da un argomento all’altro. Lasciando al lettore, tuttavia, la possibilità di completare degnamente questa narrazione con un finale a scelta, adattabile (mi piace pensarlo!) all’indole del suo pubblico.

Lo stile è fresco, frizzante, mai eccessivo, dando a chi legge l’impressione di una guida sapiente ma pronta ad adattarsi al percorso intrapreso, tra rettilinei e curve, per portare sino alla fine del tragitto chi ha voglia di spiccare, Nicola al fianco, voli di pensiero fatti di buonsenso, saggezza esperita, semplice e bonario fatalismo  privo di rassegnazione e ricco di costruttività.

“Roma, Berlino, cosa importa il luogo per due persone che si amano? “ è una delle conclusioni a cui l’autore arriva, lasciandoci intravvedere un finale connotato positivamente, ma ricordandoci comunque di tenere bene a mente la differenza che passa tra “viaggiatore” e “turista” , il primo ben deciso ad assaporare le mille sfaccettature dell’esistenza e il secondo impegnato, viceversa, a recitare , evitando di prendere attivamente posizione per vivere e agire.

 

 

L’autore

Maurizio Milazzo è nato a Roma nel 1968, si occupa di Sistemi di Pagamento per la Pubblica Amministrazione. Socio della Free Lance International Press, collabora con giornali e riviste, scrive e conduce programmi radiofonici e televisivi su network locali. Da presidente della Promoit Onlus persegue progetti di solidarietà. Nel 2009 pubblica la raccolta di racconti “Sogno o son destro? Incubi di un mancino”. Nel 2012 pubblica in e-book i racconti “Rompete le righe… ma anche i quadretti”.

 

Maurizio Milazzo, Strada facendo, ISBN: 9788897364696, € 10,00

 

 

NB: Il link originale della presente recensione è qui