Impressioni di un agosto salentino

Chi mi segue da tempo sa che a me piacciono gli scatti emotivi, quelli impregnati di umoralità e colore  caratterizzati da piccoli particolari all’apparenza insignificanti. È quello che ho cercato di trasmettere anche attraverso quest’ultimo reportage fotografico emotivo-sentimentale  in un breve interludio salentino, terra da cui mancavo da ben diciotto anni.
Lascio, quindi, commentare i miei pensieri alle immagini, limitandomi a fornire brevissime didascalie laddove reputo ce ne sia bisogno. Il resto tocca a voi: incontrarsi a metà strada serve a questo, a raccogliere ciottoli di mare sulla battigia privilegiando quelli che più ci hanno colpiti per portarli via con noi
A presto

Lucia

“Anche noi, come l’acqua che scorre, siamo viandanti in cerca di un mare”
Juan Baladán Gadea, citazione letta sulla litoranea verso Tricase di Castro Marina (Le)

Andare alla ricerca di acqua limpida (o di fresche, dolci acque, se preferite) è il tormentone che mi assale vivendo in una città di mare dalla movida ammiccante e variegata ma ahimè dalle spiagge “pettinate” per bene in cui poco è lasciato alla creativa rivisitazione del turista e troppo alla pianificazione di chi vuole che tu ti diverta di default. Il Salento in questo lascia la libertà di scegliere se affollare località vacanziere come Gallipoli o preferire cittadine dal flusso turistico un po’ più contenuto. In comune, tuttavia, c’è la qualità delle acque certamente di grado superiore sia di giorno che al calar del sole che ti invitano a fare un bagno rinfrescante accarezzata da lu ventu  che soffia a ogni ora sotto forma di brezza, tramontana, scirocco o ponente.

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“Milano non è mai stata una città di ricordi” (cit.) – appunti di viaggio in visita alla Pinacoteca di Brera

Milano è la seconda città che ho iniziato a scoprire per ragioni di tipo familiare grazie a mio figlio Emanuele che lì vive e lavora dai tempi dell’università. Per tale ragione è meta frequente di weekend all’insegna dell’arte, di iniziative culturali a vario titolo e di scoperta delle infinite possibilità che offre. A me che da relativamente poco la sto conoscendo appare simile a un prisma di cristallo: luminosa, dalle tante sfaccettature, in movimento perenne. Sospesa in un ideale presente permeato da un passato importante e protesa irreversibilmente verso un futuro che è cambiamento continuo e divenire incessante.
Com’è di consueto per me condividerò qui alcuni scatti emotivi presi alla Pinacoteca di Brera frutto delle mie impressioni di visitatrice curiosa e affascinata dalla ricchezza artistica che contraddistingue da sempre questo importante luogo della memoria.
Buona visione a tutti

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Rispondere alle esigenze del tempo proprio e altrui è sinonimo di grande consapevolezza. È questo che il museologo e critico d’arte Franco Russoli sembra voler comunicare a chiunque, per dovere o per diletto, cerchi di entrare in sintonia con la città di Milano

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Una giornata di sole, un cielo pulito prigioniero della copertura in rete a maglie strette che sovrasta il cortile interno della Pinacoteca sembrano suggerire come la Bellezza, oggi forse che più in passato, abbia necessità di essere protetta con amorevolezza e assertività per continuare a svolgere la sua funzione salvifica.

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Il tempo scorre con la stessa risolutezza di sempre quasi a voler sottolineare con la propria intransigenza il bisogno di ciascuno di noi di farne uso prezioso di nutrimento dell’anima

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La figura femminile trova ampio spazio nelle sale della Pinacoteca, tanto nelle numerose madonne con bambino quanto in ritratti di nobildonne o popolane. Quello che colpisce è la pacatezza dell’espressione immortalata dagli artisti che si sono occupati di raffigurarle: che siano affrante dal dolore, pensose, turbate da una notizia poco felice appena ricevuta o semplicemente illuminate dall’ombra di un sorriso queste Donne cercano di dare di loro stesse un’immagine pacata quasi a prefigurare attraverso di essa il destino che le segnerà nel corso dei secoli sino ad oggi. Quel segno di forza che non le abbandonerà mai e a cui attingeranno a mani piene nella buona e nella cattiva sorte e che le aiuterà a risorgere sempre a nuova vita.

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Anche una finestra schermata per evitare che troppa luce distolga il visitatore e danneggi i capolavori oggetto della sua ammirazione diventa opera d’arte attraverso il chiaroscuro che lascia intravvedere e la luminosità che stempera con sapienza

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Un lucernario artistico può a ragione contribuire alla luminosità discreta di uno scrigno prezioso a mo’ di pennellata sapiente 

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"Intérieur à la baie", M. Estève

Il sale caduto non si raccoglie mai del tutto (proverbio spagnolo) – scatti emotivi di una vacanza nella Sicilia occidentale

Quando ad aprile ho progettato questa vacanza con una figlia di continuo super impegnata ma altrettanto disponibile a trascorrere qualche giorno di vacanza con me, non avrei mai pensato a un epilogo così suggestivo. In palio c’era una settimana a Favignana (bellissima ma ad agosto, com’era prevedibile, troppo affollata per i miei gusti) e una giornata di stop a Trapani in attesa di riprendere l’aereo per casa.
Le saline di Nubia hanno rappresentato il giusto compromesso per riconciliarmi con luoghi e paesaggi che avrebbero, forse, meritato di essere visitati in un periodo più incline alla riflessione silenziosa e a temperature più dolci e miti.
Non rinnego nulla della mia vacanza ma aggiungo le Egadi alla mia wishlist vacanziera “di ritorno”: con una promessa ben precisa, soggiornare a Marettimo per godermi il sussurro del mare nella maniera più incontaminata e autentica possibile

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Tutto ha avuto inizio in questo edificio ora adibito a museo e un tempo operoso di vita reale e di lavoro incessante dal sapore amaro di sale

in foto, Museo/Mulino del Sale di Nubia (Tp)

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Una tegola può proteggere dal sole, dalla pioggia, dalla calura. Nella vita di ciascuno di noi non dovrebbe mai mancare un posto speciale in cui rifugiarci

in foto, veduta delle saline di Nubia dal terrazzo dell’edificio museale

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Non c’è vento che tenga se non sai dove andare e cosa raggiungere

in foto l’antico mulinu a stidda, il mulino a stella, in legno, pietra e zinco

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Nihil esse utilius sale et sole

(cit.)

In foto, mucchi di sale nella parte finale del percorso di visita di parte della Riserva Naturale Orientata Saline di Trapani e Paceco

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Saper guardare oltre è un artificio di vita e resilienza che non dobbiamo mai farci mancare

in foto la Torre di Nubia con le isole Egadi che le fanno da sfondo

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A ben vedere la felicità è una cosa semplice

(cit.)

foto di Lucia di uno scorcio del borgo di Marettimo, Egadi (Tp), Italia

Un anno e una vita fa

Esattamente un anno fa io e mia figlia Roberta eravamo in viaggio per Sevilla desiderose di goderci un weekend lungo ritagliato con fatica tra i vari impegni di entrambe, all’epoca medico AVIS addetto ai prelievi e io docente nella scuola pubblica statale della mia provincia.
Sevilla era nella wishlist di tutte e due: per lei era la vacanza dell’estate precedente sfumata per vare ragioni e per me un desiderio coltivato a lungo dai tempi in cui lavoravo come docente di lingua italiana a Madrid.
Partimmo con un po’ di pensosità. In aeroporto e sul volo su cui ci imbarcammo a Roma c’era già chi indossava guanti e mascherine chirurgiche sull’onda delle prime notizie relative alla diffusione dell’epidemia di covid19.
Furono giornate strane e un po’ surreali.
La città ci accolse con spensieratezza. Pareva quasi che fossimo su un’altra dimensione in cui non c’era posto per una qualsiasi avvisaglia della catastrofe sanitaria a cui tutto il mondo sarebbe andato incontro di lì a poco. Da sabato 22, però, fummo tempestate da bollettini sanitari provenienti dalla Lombardia e in apprensione per Emanuele, mio figlio, studente universitario a Milano.
In quell’istante esatto ogni cosa cambiò prospettiva costringendoci a guardare, sia pure a distanza, la realtà.
Di quella vacanza ricordo il profumo dei fiori di Zagara di cui il centro storico (alloggiavamo nel quartiere di Santa Cruz) era impregnato e che ci accoglieva dall’alba al tramonto. Le serate miti e dolcissime. Le giornate soleggiate e calde di una primavera inoltrata che in seguito non avremmo mai potuto vivere in pieno.
Mi piacerebbe tornare a Sevilla con il cuore più leggero quando tutto questo sarà terminato. Con una consapevolezza in più: di quello che non ho vissuto e del tanto che ancora mi attende.

Real Alcazar de Sevilla, 22th Feb 2020, Gardens – shot by Roberta Di Nicola

Bern in my pocket

In piena pandemia ogni viaggio si affronta con qualche patema in più. Ma era l’occasione di rivedere mia figlia, al momento di stanza in Svizzera dal punto di vista professionale. È diventata un’occasione rubata alle circostanze per conoscere una città, Berna, capitale di stato, dal fascino soffuso ma non di meno incantevole.
Ve la racconto grazie a qualche scatto emozionale.
Buona visione e buona lettura.

 

 

 
 
Non c’è niente di più veritiero dell’attimo colto all’istante per descrivere il centro della città in una giornata nuvole e pioggia. È lì che tutto si mostra nella sua reale essenza. E questa città, patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO,  non fa eccezione.

 

 

Alla base dei 6 chilometri di porticati che correndo tagliano il cuore di questa antica città fondata nel 1191, non è raro intravedere vecchie  cantine trasformate in localini di tendenza, negozi, enoteche e pubblici esercizi caratteristici di varia tipologia da visitare per scoprire cosa nascondano al loro interno
Il Rosengarten, Giardino delle Rose, è un bellissimo parco nella zona alta di Berna con una splendida vista sulla città. Un luogo incantevole per un appuntamento romantico, per mangiare un panino da soli o in compagnia seduti sul muretto che ne delimita la parte prospiciente il centro abitato avendo a portata di mano una vista mozzafiato. Consigliatissimo a tutti e in special modo ai romantici persi come me.

 

Tornare verso il centro percorrendo l’imponente ponte di metallo che congiunge due rive del fiume Aar è la possibilità aggiunta di scattare foto suggestive.
 
 

 

Un altro giro veloce sotto la pioggia e poi il regalo di una pausa confortevole in una caffetteria assaggiando alcune tipicità dolci.

 

Il tempo di una buonissima tisana calda accompagnata da un’ottima torta al cioccolato e fuori il tempo è già cambiato: c’è un po’ di sole e il cielo si è rimesso al bello. Una possibilità fantastica in più per salutare questa città raffinata col sorriso sulle labbra.
Good bye, Bern. A pleasure to visit you!  
 

 

 

 

About Sevilla, a city seen and imagined through its windows

Le finestre sono occhi aperti o chiusi sulle cose del mondo.
Sta a noi decidere se utilizzarle o meno e, nel caso decidessimo di aprirle, selezionarne l’ampiezza.
Qui di seguito troverete alcuni scatti miei e di mia figlia Roberta* presi a Siviglia in occasione di un nostro recente viaggio accompagnati da citazioni d’autore indicative delle emozioni e sensazioni che ciascuno di essi mi ha ispirato.
Buona visione e buona lettura a tutti.

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Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra, talvolta vediamo la vita nell’aria. E la chiamiamo polvere.
S. Benni

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Guarderò attraverso la finestra dei tuoi occhi per vedere te.
F. Kahlo

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Siamo tutti prigionieri, ma alcuni si trovano in celle con finestre, altri senza.
K. Gibran

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Ho teso corde da campanile a campanile, ghirlande da finestra a finestra catene d’oro da stella a stella, e danzo.
A. Rimbaud

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Sei la finestra a volte verso cui indirizzo parole di notte, quando mi splende il cuore.
A. Merini

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Quando una camera ha una finestra, si ha la propria porzione di cielo. Cos’altro da desiderare?
A. Nothomb

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                                         La mia casa è piccola ma le mie finestre si aprono su un mondo infinito Confucio

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Tutto ciò di cui uno aveva bisogno era un cortile pieno di luce.
H. Roth

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Questa è un’epoca in cui tutto viene messo in vista sulla finestra per occultare il vuoto della stanza. Dalai Lama
*Le foto sono state scattate nel centro storico di Siviglia e presso il Real Alcazar, La Casa de Pilatos, la Torre del Oro.
  (All Rights Reserved)

A Trip to Luzern

Il bello di godere di ampia autonomia personale è poter decidere all’ultimo momento di partire e farlo in fretta e furia, scegliendo di viaggiare in treno per diletto e non semplicemente sull’onda emotiva scatenata da Greta Thunberg e dalla necessità di buone pratiche ecosostenibili.

E così, in molto meno tempo di quanto non si crederebbe, nasce il mio fine settimana trascorso in Svizzera, a Lucerna nell’ottobre di quest’anno.  Per voi alcuni scatti alla Lucia’s Way of Life: brevi e intensi, assolutamente non convenzionali o programmati.
Buona visione

Lucia

 

 

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Partire al mattino presto dalla tua città scoprendo che il Frecciarossa che ti porterà a Milano per la tua prima tranche di viaggio nasce proprio da Pescara ripaga dalla levataccia e dall’ansia di dover aspettare in stazione su un binario solitario

 

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La sera sopraggiunge con morbidezza consentendo uno scatto nella Old City, cuore di Luzern, popolata come in pieno giorno e sfavillante di luci

 

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Giochi di luce riflessa sul Reuss e ancora cielo che non ha voglia di abbracciare la notte

 

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Lucerna ripresa dal Kapellbrücke, foto di Roberta Di Nicola

 

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Una visita veloce a questa città bella ed elegante val bene un giro al Sammlung Rosengart, pregevole museo che racchiude opere d’arte di Klee, Picasso e oltre 20 maestri del XIX e XX secolo. Consigliatissimo.

 

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Amo da sempre i ponti e l’idea di congiunzione di rive opposte che veicolano attraverso la loro concretezza. Affacciarmi da un parapetto di ferro battuto come questo, decorato e vaporoso, ha dato leggerezza e brio ai miei pensieri.

 

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L’autunno è meraviglioso anche in riva al fiume, specialmente se è benedetto da un raggio di sole inaspettato

 

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Ruote panoramiche e riflessi di luce colorati sul lago, foto di Roberta Di Nicola

 

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I congedi e i viaggi di rientro sono più accettabili se addolciti dalla musica  di un pianoforte verticale nella Luzern Bahnhof

 

Lisboa Cidade azul  semeada  de céu 

LISBOA

Cidade branca
semeada
de pedras

Cidade azul
semeada
de céu

Cidade negra
como um beco

Cidade desabitada
como um armazém

Cidade lilás
semeada
de jacarandás
Cidade dourada

semeada
de igrejas

Cidade prateada
semeada
de Tejo

Cidade que se degrada
cidade que acaba

Adília Lopes, in ‘Poemas Novos’ , & etc, 2004

 

Visitare Lisbona, sia pure per pochi giorni, era da tempo sulla mia travelling wishlist.
Alla fine di questo mese sono finalmente riuscita a partire e tra me e lei è stato subito colpo di fulmine. Purtroppo, per mancanza di tempo, non mi è stato possibile vedere tutte le cose che mi sarebbe piaciuto scoprire, ma ho comunque un appuntamento in sospeso con questa città onirica e luminosa in cui ogni cosa assume una consistenza singolare e insolita.
E quindi, Lisboa minha, aspettami perché , prima o poi, ritornerò da te.

Lucia

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Per visitare una città speciale occorre un punto d’appoggio altrettanto particolare. Per il mio breve soggiorno a Lisbona io ho alloggiato presso la  guest house Palacio Vila Flor, nel pittoresco quartiere di Alfama, in cui ogni cosa, anche la più piccola, era stata scelta con cura, creando un’atmosfera lievemente rétro, molto informale ma calda e accogliente.

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in foto Praça do Comércio, cielo di Lisbona e Teatro Nacional Dona Maria II

La luce è una caratteristica meravigliosa di questa città ponentina, persino al tramonto. E la sera, scesa ad accogliermi con il suo benvenuto riservato fatto di brezza fresca e di buio stemperato, non ha fatto eccezione.

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Palazzi d’epoca a Lisbona

La spigolosità è solo apparente nelle linee rigorose e lineari dei palazzi d’epoca che ben delineano l’essenza di questa città. Tutto appare mitigato: il caldo dai refoli di aria fresca che ti investe a ogni angolo di strada, la luce dalle molte zone d’ombra presenti, la praticità della gente in perfetto equilibrio con la sua gentilezza e pacatezza estreme. Un paradiso urbano fatto di pregi, molti, e difetti, pochi, in cui tutto è il contrario di tutto, multiculturalità inclusa, convivendo in armonia.

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Nella prima e seconda foto il Ponte 25 de Abril visto in prospettive diverse; nella terza foto Oceano Atlantico e parte terminale del Tejo visti dal Chapalimaud Centre for the Unknown di Lisbona.

La vita è sempre questione di prospettive, da qualsiasi parte la si voglia guardare. E allora divertiamoci a scrutare l’orizzonte, qualunque esso sia: se sia fatto di aria, d’acqua, di terra. Ne scopriremo di belle. E, forse, riacquisteremo un senso più autentico delle cose che abbiamo o che vorremmo avere.

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Nella prima foto, decorazioni caratteristiche di alcuni palazzi del secolo scorso del centro storico di Lisbona; nella terza e quarta foto, alcuni degli azulejos custoditi nel Museu Nacional do Azulejo presso l’ex Convento Madre de Deus della città

Oltre che caratteristica decorativa di ambienti esterni e interni, gli azulejos sono un modo di vivere e agire. Di percepire la realtà, da quella più spicciola a quella più altisonante. Offrono del mondo un aspetto vivido, lucente, colorato. Sono inalienabili. La loro anima è intrisa di semplicità complessa

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vista di Lisbona dalle mura del Castelo di S. Jorge

 

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caratteristica viuzza di Lisbona nei pressi della Rua do Recolhimento

La struttura di questa città è dolce nel degradare con lentezza verso le rive del Tejo, imponente e maestoso, che la bagna. Una piccola promessa di tranquillità silente.

 

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pasteles de nata, ph. credit: portuguesefooddotpt

 

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Torta de laranja

Dolcezza per dolcezza, credo sia fondamentale ricavarsi un piccolo spazio di beatitudine golosa per assaggiare i ‘pasteles de nata’ o uno dei tanti dolci aromatizzati agli agrumi e alla cannella, ingredienti ricorrenti che mi hanno riportata alla mia infanzia e all’uso che le donne della mia famiglia ne facevano  realizzando dolci tradizionali natalizi. 

 

 

 

 

‘Bella e dolce Bologna’(cit), passeggiata emotivo-sentimentale per le strade bolognesi in un weekend di primavera

Prendi un lungo weekend primaverile post pasquale, aggiungici delle incombenze familiari da sbrigare. Mescola il tutto con molta nostalgia per ciò che è stato e per quello che sarà. Otterrai una narrazione di pancia molto ma molto personale di tre giornate per buona parte trascorse nel cuore di una città fascinosa, ammiccante e seduttiva: Bologna.

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Iniziare questo mini viaggio partendo dal giardino di tua figlia e da un ciuffo di tulipani piantati chissà da chi e in quale anno, fioriti con ingenua spudoratezza in un fazzoletto di terra in semi periferia finalmente bendisposto alla bella stagione.

 

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Forza e fragilità femminile tra passato e presente attraverso i 19 poster delle ‘Staffette Partigiane’ in grande formato realizzati sulle bacheche di Via San Giacomo, progetto curato da “Canicola” con la partecipazione di alcune scuole secondarie di I grado di Bologna. Ed è inconfutabilmente e per sempre Liberazione.

 

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Portici bolognesi e icone votive nel centro di Bologna tra sprazzi di nuvole e sole.

 

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Verso l’alto, tra intrichi e torri svettanti.
Ma il cielo ‘è sempre più blu’ (cit.)

 

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Una canzone e un amico per cui scriverla o cantarla.

 

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Prospettive diverse in un solo tramonto prima della sera.

 

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Di Re e Regine. Di antichi amori e splendori. Di vita che va.
Di Bellezza che resta.

 

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Accendo il motore, guardo nello specchietto
e vedo riflessa con un po’ di dolore
Bologna col rosso dei muri alle spalle
che poco a poco sparisce’
‘Dark Bologna’, Lucio Dalla

Le scritture ‘a progetto’: Racconti d’Autore

Quale cosa migliore celebrare il 23 aprile la Giornata Mondale del Libro con la pubblicazione di un ebook di racconti, i ‘Racconti d’Autore’, ambientati e dedicati ad alcune strutture alberghiere italiane aderenti al circuito dei Golden Book Hotels? A disposizione degli ospiti per un intero anno?

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Dalla ‘mission’ del portale ‘Ready to Read’:

‘Ready to Read’ – applicato ai progetti Hotel Stories e Wine Stories – è un nuovo e originale sistema di offerta di lettura d’Autore breve e dinamica, messo a disposizione degli ospiti e clienti di Alberghi e Aziende vitivinicole aderenti ai due progetti.

Essi troveranno – nelle camere o nelle confezioni di vini, nelle hall o nelle sale degustazioni – un elegante cartoncino contenente l’incipit in italiano e inglese (ma all’occorrenza in qualsiasi lingua) di un breve racconto d’Autore, realizzato ‘su misura’ nella forma e nei contenuti per la struttura ospitante.

La conclusione della lettura sarà reindirizzata su dispositivo mobile (smartphone, tablet, notebook) a mezzo del QR Code o del link esteso da copiare evidenziati sul cartoncino stesso.

La lettura sarà interattiva e consentirà di accedere facilmente a ogni contenuto accessorio utile per conoscere in profondità la realtà dell’azienda, la sua storia e la sua identità, i suoi servizi e i suoi prodotti.

(…)

Quest’anno tra gli autori selezionati ci sono anch’io; rappresenterò una dimora d’epoca, ‘Villa La Meridiana’, sita in Santa Maria di Leuca (LE), suggestivo crocevia tra oriente e occidente.
Se ne avete piacere venite a leggere i  nostri contributi. Il mio parla di colpi di fortuna, quei coups de chance che permetteranno a Fiorenza, protagonista femminile della mia storia, di fare chiarezza nella propria vita e scegliere con la massima libertà al meglio.
Perché la Fortuna è qualcosa che ci costruiamo in base a felici intuizioni, certamente, ma anche grazie alla concretezza delle nostre azioni.

A presto

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Il pdf dell’ebook completo è qui