Lisboa Cidade azul semeada de céu
LISBOA
Cidade branca
semeada
de pedras
Cidade azul
semeada
de céu
Cidade negra
como um beco
Cidade desabitada
como um armazém
Cidade lilás
semeada
de jacarandás
Cidade dourada
semeada
de igrejas
Cidade prateada
semeada
de Tejo
Cidade que se degrada
cidade que acaba
Adília Lopes, in ‘Poemas Novos’ , & etc, 2004
Visitare Lisbona, sia pure per pochi giorni, era da tempo sulla mia travelling wishlist.
Alla fine di questo mese sono finalmente riuscita a partire e tra me e lei è stato subito colpo di fulmine. Purtroppo, per mancanza di tempo, non mi è stato possibile vedere tutte le cose che mi sarebbe piaciuto scoprire, ma ho comunque un appuntamento in sospeso con questa città onirica e luminosa in cui ogni cosa assume una consistenza singolare e insolita.
E quindi, Lisboa minha, aspettami perché , prima o poi, ritornerò da te.
Lucia
Per visitare una città speciale occorre un punto d’appoggio altrettanto particolare. Per il mio breve soggiorno a Lisbona io ho alloggiato presso la guest house Palacio Vila Flor, nel pittoresco quartiere di Alfama, in cui ogni cosa, anche la più piccola, era stata scelta con cura, creando un’atmosfera lievemente rétro, molto informale ma calda e accogliente.

in foto Praça do Comércio, cielo di Lisbona e Teatro Nacional Dona Maria II
La luce è una caratteristica meravigliosa di questa città ponentina, persino al tramonto. E la sera, scesa ad accogliermi con il suo benvenuto riservato fatto di brezza fresca e di buio stemperato, non ha fatto eccezione.


Palazzi d’epoca a Lisbona
La spigolosità è solo apparente nelle linee rigorose e lineari dei palazzi d’epoca che ben delineano l’essenza di questa città. Tutto appare mitigato: il caldo dai refoli di aria fresca che ti investe a ogni angolo di strada, la luce dalle molte zone d’ombra presenti, la praticità della gente in perfetto equilibrio con la sua gentilezza e pacatezza estreme. Un paradiso urbano fatto di pregi, molti, e difetti, pochi, in cui tutto è il contrario di tutto, multiculturalità inclusa, convivendo in armonia.



Nella prima e seconda foto il Ponte 25 de Abril visto in prospettive diverse; nella terza foto Oceano Atlantico e parte terminale del Tejo visti dal Chapalimaud Centre for the Unknown di Lisbona.
La vita è sempre questione di prospettive, da qualsiasi parte la si voglia guardare. E allora divertiamoci a scrutare l’orizzonte, qualunque esso sia: se sia fatto di aria, d’acqua, di terra. Ne scopriremo di belle. E, forse, riacquisteremo un senso più autentico delle cose che abbiamo o che vorremmo avere.



Nella prima foto, decorazioni caratteristiche di alcuni palazzi del secolo scorso del centro storico di Lisbona; nella terza e quarta foto, alcuni degli azulejos custoditi nel Museu Nacional do Azulejo presso l’ex Convento Madre de Deus della città
Oltre che caratteristica decorativa di ambienti esterni e interni, gli azulejos sono un modo di vivere e agire. Di percepire la realtà, da quella più spicciola a quella più altisonante. Offrono del mondo un aspetto vivido, lucente, colorato. Sono inalienabili. La loro anima è intrisa di semplicità complessa

vista di Lisbona dalle mura del Castelo di S. Jorge

caratteristica viuzza di Lisbona nei pressi della Rua do Recolhimento
La struttura di questa città è dolce nel degradare con lentezza verso le rive del Tejo, imponente e maestoso, che la bagna. Una piccola promessa di tranquillità silente.

pasteles de nata, ph. credit: portuguesefooddotpt
Torta de laranja
Dolcezza per dolcezza, credo sia fondamentale ricavarsi un piccolo spazio di beatitudine golosa per assaggiare i ‘pasteles de nata’ o uno dei tanti dolci aromatizzati agli agrumi e alla cannella, ingredienti ricorrenti che mi hanno riportata alla mia infanzia e all’uso che le donne della mia famiglia ne facevano realizzando dolci tradizionali natalizi.