Al Salone di Sabato e di Maggio – Cronaca minimal di pancia di una mezza giornata al XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino

Metti un weekend di metà maggio e la possibilità di programmare di trascorrerlo al Salone di Torino, complici due editore, Cristina Lattaro e Paola Fallerini, molto ma molto simpatiche e competenti, un libro nato per Amarganta da poco meno di tre mesi e una figlia universitaria book addicted che ha voglia di accompagnarti e condividere con te  quest’esperienza, facendoti da fotografa all’occorrenza. Aggiungi l’opportunità di tornare a Torino per visitarla ancora in primavera dopo ben 24 anni di assenza. Considera di aver deciso di vivere ogni occasione particolare che ti si prospetti all’orizzonte, sia pure con breve preavviso e senza troppi problemi.
Decidi senza tema di ripensarci di regalarti un paio di giorni per trascorrere un fine settimana fuori porta.
Preparando un mini trolley in due ore scarse con lo stretto indispensabile per poi partire con leggerezza. La stessa lievità che ti dà la consapevolezza di aver diritto a godere dell’attimo, assaporando ogni briciola di ciò che vivrai.

 

 
Amici  & Conoscenze 

Ho sempre considerato presentazioni, fiere e premiazioni di concorsi letterari occasioni uniche per conoscere gente nuova, rinsaldare rapporti a cui tengo, provare a imparare e a metabolizzare situazioni diversificate. Anche in questo caso è andata così, e l’Universo o chi per lui mi ha dato una mano regalandomi conferme di vario genere, alcune molto piacevoli, alle idee che mi ero fatta a suo tempo. Gran bella bussola esistenziale l’istinto. A sapergli dare la giusta importanza e ad accettare di seguirlo con fiducia è capace di condurti per strade felici e in piano.

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presentando ‘Romanzo Popolare’ di Amarganta – Incubatore, sabato 14 maggio 2016
foto di Cristina Lattaro

 

Drink 

Sono convinta che la convivialità in un evento letterario sia un ottimo complemento. Non mi ha, quindi, stupita notare come in molti degli stand al firmacopie sia stato abbinato un momento di degustazione di bevande alcooliche, dal prosecco al vinello di riguardo. Peccato, però, che molte major abbiano deciso di coccolare esclusivamente gli ospiti vip oltre all’autore presente, evitando di estendere anche al lettore e/o acquirente estemporaneo la possibilità di brindare con loro.

Cin cin, allora, da me a tutti noi, senza distinzioni di sorta …

 

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ph. credits: iber-press.com

 

File & Giri

Al Salone se ne fanno parecchi di entrambi. Tra uno stand e l’altro, tra le varie sezioni, in ogni singolo box. A caccia di case editrici conosciute e meno conosciute, bei libri, personaggi scrittorii di spessore e amanti del defilé. Il visitatore del Salone è attento e disponibile, ben disposto a incolonnarsi in ordine per ambire a partecipare a margine di un’intervista importante, ricevere l’autografo sulla prima pagina del libro dal suo scrittore preferito,  rifocillarsi e bere in caffetteria e accedere alla toilette. Non protesta per il tempo che si dilata a dismisura anche in questa location privilegiata. Aspetta con pazienza che arrivi il suo turno, che sia per un cappuccino o una sbirciata al suo idolo tra una marea di teste che fanno da separé. E la serata procede, tra un traccheggio e l’altro, con indolenza.

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ph. credits: Salone Internazionale del Libro 2016

 

 

Shopping

 

Anche al Salone esiste la possibilità di acquistare libri allettati dal tre per due, in stand di case editrici importanti tanto quanto nei box delle case editrici minori. La Cultura paga sempre, specie se accompagnata dalla prospettiva di ‘far la spesa’ in modo oculato.

 

 

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ph. credits: Salone Internazionale del Libro 2016

 

Terzo Paradiso

 

E’ il titolo dell’installazione di circa 10.000 libri salvati dal macero o ricevuti in dono, composti da  Michelangelo Pistoletto, artista a tutto campo, in un suggestivo simbolo dell’infinito che reca al centro un cerchio magico; immagini, per ammissione del maestro, della circolarità del tempo e della rigenerazione della materia. Un’idea realistica dell’incertezza dell’oggi che è al tempo stesso speranza in un futuro meno confuso e sbiadito. Idea profetica, mi sia concesso, dell’avvenire stesso del mondo dell’editoria, in continuo divenire e in un alternarsi di salite e discese senza fine.

 

 

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‘Terzo Tempo’, Installazione di Michelangelo Pistoletto. Foto di Lucia Guida

 

Utenti & Visitatori

 

Seduta su una panchina colorata di verde in un attimo di riposo ho cercato di farmi un’idea sulla loro provenienza, non riuscendoci del tutto. Ne ho intravisti di convinti e di titubanti, trendy e regimental, fashion e radical chic.
Le mie simpatie sono andate tutte ai bambini, molti impegnati in laboratori creativi o in semplici spazi di gioco attrezzati ad hoc, a seguito dei loro genitori in passeggini, seduti sulla moquette del pavimento per un momento di relax o in un capriccio per un istante di stanchezza. Con i loro trofei in mano, che, manco a parlarne, erano libri.

 

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ph. credits: Salone Internazionale del Libro 2016

 

Suggestioni finali

 

Torino è una città signora dall’eleganza ricercata e mai ostentata. Ha fatto da padrona per tutto il tempo con un cielo velato di grigio e un acquazzone deciso che non ha minimamente scalfito nel pomeriggio la gioia di chi al Salone si era recato per passare ore di puro godimento libresco prima di affollare le vie del centro storico sino al fiume.  La giornata si è conclusa con promesse di sole e tepore. Promesse mantenute il giorno seguente.

Una signora realizza sempre sul proprio onore ciò che si è impegnata a fare. Comportandosi con la generosità di chi non conta il resto ma porge a piene mani tutto ciò che ha per il mondo intero prima che per se stessa.

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‘Mole Antonelliana’, foto di Lucia Guida

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Salone del Libro al tramonto, sabato 14 maggio 2016 – foto di L. Guida

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