Niemand kann mir Graz aus dem Leben herausnehmen – Nessuno può togliere Graz dal mio cuore – Cronaca di un lungo weekend di gennaio a Graz, Styria
L’ultima volta che sono stata a Graz era l’estate del 1989.
Avevo 24 anni ed ero in luna di miele. Quindici giorni suddivisi tra le città che all’epoca più amavo e più solleticavano il mio immaginario romantico: Venezia, Vienna, Klagenfurt dov’ero in pianta stabile. E poi Salisburgo e la bella Graz, visitata al volo in un pomeriggio soleggiato mentre ero persa nell’atmosfera mittleuropea del suo fascino antico e signorile, molto bon ton. Ricordo che passeggiavo lenta, cullata dallo sferragliare discreto dei tram che incrociavano il mio cammino in maniera educata, pacata. E intanto ammiravo le facciate barocche, le case che recavano con eleganza l’impronta del tempo, continuando a regalare bellezza e sorrisi a chi, come me si incantava a guardarle.
Apprendere da mia figlia di aver vinto un Erasmus Placement presso il dipartimento di ematologia della Medizinische Universität Graz è stata una piacevole sorpresa rafforzata dalla richiesta di Roberta di aiutarla a trasferirsi laggiù.
Tornare in posti visitati in gioventù riserva sempre delle sorprese.
Sono partita nel pieno dell’influenza di stagione, ingoiando paracetamolo come se niente fosse.
Ma l’aria di Graz, pungente e schietta, è riuscita a fare il miracolo; a farmi star meglio, nonostante il tour de force che ha messo entrambe, me e mia figlia, a dura prova.
Abbiamo avuto giornate splendide e soleggiate sino a quando io non sono ripartita per l’Italia domenica 7 gennaio. Un piccolo segno di benevolenza dell’universo, un gesto di grande magnanimità e beneaugurante per tutto ciò che in questo nuovo anno è in attesa per me e lei.
Qui di seguito alcuni scatti di pancia che rappresentano questo lungo weekend in quella che sarà la casa di Roberta prima del suo trasferimento a Lübeck per proseguire con la seconda tranche del suo Erasmus. Non cercate la perfezione nelle inquadrature. Cercate solo l’amore e la curiosità che mi hanno spinta a fermare qualche momento speciale.
Buona visione e buona lettura a tutti
Tempo
Il tempo è un’illusione sottile.
Vederlo rappresentato nella monumentale Torre dell’Orologio che sovrasta una parte dell’Innere Stadt prospiciente il fiume di Graz è un potente monito per tutti i visitatori: a farne sempre buon uso. Anche perché ogni attimo trascorso non tornerà più indietro.
Mur
È il fiume che bagna Graz, tagliandola a metà. Ma se pensate a un corso d’acqua sonnacchioso, sbagliate di grosso: la sua superficie è sempre increspata e in movimento, fino a presentare per un breve tratto delle piccole rapide, molto suggestive a vedersi. Ammirarne la superficie non è mai un’occupazione monotona.
Christmas Spirit
Pervade nel periodo natalizio con grande generosità questa città, dalla Stub’n più esclusiva alla birreria tipica, alle vie eleganti del centro sino ai ponti sul Mur addobbati a festa. Un gran belvedere, in cui tutto è curato nei minimi particolari, a partire dagli angoli più impensati di locali e strade.
Da provare i dolci al cucchiaio con cui abbiamo concluso più di un pasto: favolosi, con un inconfondibile sentore di cannella che soddisferà anche i palati più esigenti
Ferro e fuoco
Molte le decorazioni di ferro battuto.
Dalla bellezza austera senza tempo, essenziale ma incisiva quanto basta. In foto mi sono divertita a ritrarree la decorazione di un pozzo del 1594 nel cortile principale del Grazer Landhaus.
Baby Boom
Non ho mai incontrato tanti bimbi piccini e neonati come a Graz. E i Martin Auer Café di Graz hanno saputo ben coniugare un ambiente confortevole a misura di bambino e di adulto in cui entrambi possano trovare la giusta e piacevole dimensione
City Lights
Adoro tutti i posti in cui le decorazioni luminose contribuiscono a esaltare la bellezza di ciò che caratterizzano. Con un impatto ambientale accettabile ed essenziale, non sovrabbondante. Questa è la facciata del ristorante Glöckl Brau in Glockenspielplatz , nella parte storica della città
Io e te ci siamo donate reciprocamente un pezzo del nostro cuore, Graz.
E questa è, forse, la cosa più importante.